Delegations News

Come ogni anno la Delegazione di Sulmona si è ritrovata per una riunione conviviale presso il ristorante Excelsior per omaggiare un eccellente prodotto locale: il Carciofo di Prezza. Dopo una esaustiva relazione dell’Accademico Gianvincenzo D'Andrea, i presenti hanno gustato un ottimo menù curato dalla Simposiarca Carmela Petrucci insieme al cuoco Francesco. Foto 1. Il relatore Gianvincenzo D'Andrea. Foto 2. Saluti del Delegato. Foto 3. Carciofo con pecorino e menta. Foto 4. Pallotta di carciofo su crema vegetale; millefoglie di carciofo e baccalà.

Il ristorante Retrogusto viene visitato dalla Delegazione per la seconda volta sotto la guida del Simposiarca Rob Cozzi. Serata particolare anche grazie al nuovo ingresso dell’Accademica Elena Digirolamo. Lo staff del ristorante, capitanato dal patron e chef Angelo Sciacchitano, ha riproposto l'idea di far visita “ai parenti siciliani”. Buono lo sfincione palermitano; a seguire un arancino al rovescio servito con una ottima ma un pó troppo presente salsa alle cozze. Ottima cottura per le meravigliose linguine con vongole e bottarga. Come secondo, un trancio di pesce spada impeccabilmente cucinato e servito in un sugo classico delle Eolie. Come dessert, un fresco cannolo siciliano che ha suscitato un sospiro di gioia collettivo. Vista la loro costanza e volontà nel voler sempre migliorare e per l’uso di ottimi e genuini prodotti italiani, la Delegazione di Utrecht ha premiato il ristorante con 1 tempietto inserendolo nella Guida ai Ristoranti dell’Accademia.

Per celebrare il settantesimo anniversario dell’Accademia, si è tenuto a Bojano (CB) un primo incontro di approfondimento sui temi enogastronomici, dedicato alla presentazione del libro “Lavoro, ambiente e cibo nella transumanza”. Gli autori Annamaria Lombardi, già Delegato e Coordinatore Territoriale Molise, Norberto Lombardi, Direttore Centro Studi Territoriale Molise, Giampaolo Colavita, membro del C.S.T. Molise, hanno illustrato la loro opera e dialogato con i presenti soffermandosi soprattutto sulle preparazioni alimentari del grande patrimonio ereditato dalla civiltà della transumanza. A seguire si è tenuta una interessante riunione conviviale a tema presso il ristorante  “Hosteria lu vic p’ dent “ di Bojano.

Nell’ ambito della XIV edizione della manifestazione “Polesine cultura da gustare” organizzata dall’ I.P.S.E.O.A. “G. Cipriani” di Adria, sono stati festeggiati i 60 anni della Delegazione di Rovigo-Adria-Chioggia dell’Accademia Italiana della Cucina. Dopo un buffet iniziale di preparazioni a base dei prodotti tipici locali degli artigiani della C.N.A., i presenti si sono spostati nell’ampio salone dell’Istituto per il pranzo, preceduto dai saluti della Dirigente Scolastica Lorenza Fogagnolo e del Delegato Giorgio Golfetti che ha ricordato i 70 anni dell’Accademia e i 60 della Delegazione. I vari piatti che sono succeduti hanno costituito una summa del lavoro degli allievi durante l’anno scolastico in vista di questo evento di chiusura spaziando dai pesci alle carni, alle paste, alle verdure e ai dolci tutti preparati con prodotti del territorio e serviti ai tavoli con precisione dagli alunni. Alla fine, nel corso degli interventi istituzionali, l’Accademico Giovanni Battista Scarpari ha ripercorso la passata collaborazione tra la Scuola e la Delegazione che ora finalmente riprende dopo alcuni anni di sosta e infine il Direttore del Centro Studi Veneto Roberto Robazza ha chiuso complimentandosi con allievi e professori per la qualità del loro lavoro e l’alta professionalità dimostrata sia nell’accoglienza sia nel servizio in sala e nella cucina.

Si è svolta il 23 maggio presso “Guccio Ristorante”, la conviviale “Dining with Italian Art” dedicata alla celebrazione dell’Italian Festival, promosso dall’Ambasciata con lo scopo di mettere in luce le eccellenze italiane a Singapore. Presente, a sottolineare l’importanza del Festival, l'Accademica Rossella Gentile (foto 1), Deputy Head of Mission dell’Ambasciata, che ha introdotto ai numerosi ospiti presenti tutti gli eventi organizzati in collaborazione con le istituzioni ed associazioni italiane. La Simposiarca Giovanna Milesi (foto 2) ha sapientemente abbinato “cibo” ed “arte” attraverso il comune filo conduttore della “bellezza”, spiegandoci come un piatto può essere oltre che buono, anche talmente bello da ricordarci un’opera d’arte. Lo chef Marco Guccio ha perfettamente interpretato il tema della conviviale con “impiattamenti artistici” dove gli ingredienti erano disposti a ricordare le forme ed i colori di opere di arte astratta (foto 3). Abbiamo degustato la tartare di gamberi, abbinata al “Disco Grande o Sole” di Arnaldo Pomodoro; il controfiletto di manzo disposto come nel “Concetto Spaziale, Attesa 1965” di Lucio Fontana; i tortelli di burrata, presentati come il “Totem 1954” di Roberto Crippa; la mousse di cioccolato con lamponi bella come il “Dinamismo di un Foot-Baller 1913” di Umberto Boccioni.  La serata è risultata ben riuscita per qualità di cibo, aspetti culturali e clima di grande convivialità (foto 4).

La riunione conviviale di maggio si è svolta presso gli eleganti locali del Ristorante Cipriani di Mayfair, un'icona della ristorazione italiana nel mondo. I numerosi ospiti presenti, fra cui l'Ambasciatore Italiano Inigo Lambertini e Signora Maria Grazia, sono stati accolti con l'intramontabile Bellini che ha accompagnato gustosi stuzzichini. Il menu, ideato dalla brigata di cucina per l'occasione, comprendeva come antipasto asparagi e castraure (fatti arrivare dal Veneto) leggermente saltati, gamberi in pastella, burrata con datterini e olive taggiasche, carpaccio di manzo Cipriani, a seguire risotto primavera, spezzatino di vitello con contorni di stagione e vini della riserva Cipriani; per finire la meravigliosa meringata Cipriani, accolta con ammirazione. Durante la serata il Delegato Maurizio Fazzari ha dato il benvenuto alla nuova Accademica Raffaella Cappello. In chiusura, il Delegato ha ringraziato la Direzione del Ristorante per l'ottimo servizio, attento e impeccabile in ogni momento, con la consegna del piatto ricordo dell'Accademia avvenuta assieme al Simposiarca Filippo Tenderini che ha svolto un eccellente lavoro di preparazione dell'evento: i presenti hanno vivacemente applaudito in un clima di grande convivialità.

Serata dedicata alla conoscenza della razza di bovini Scottish Highland allevati nell'Azienda Agricola Montana di Giovanni Reggiani nella Baraggia Biellese. I Simposiarchi Giovanni Bonino e Gianni Maffeo (in foto 1 con la Delegata Maria Luisa Bertotto) hanno invitato il titolare Reggiani ad illustrare la storia della tenuta che lavora in modo biologico allevando non solo bovini, ma anche producendo riso Carnaroli DOP della Baraggia Biellese e Vercellese e vino Nebbiolo. Prima della cena nell'agriturismo Tenuta La Valletta (foto 2), gli Accademici hanno visitato la cantina della Cascina Piana dove si produce il Nebbiolo dell'azienda. La cena si è basata sulla carne Highland, declinata in diversi modi di cottura e di presentazione (foto 3: risotto; mini hamburger e tartare di Highland Beef Bio). Foto 4. Delegata e chef Fabio Cova.

Per la conviviale di maggio, la Delegazione si è ritrovata al ristorante L’Undicesimo, in località Prulli di Sopra nel comune di Reggello. Il ristorante è gestito da Luigi Giusti, undicesimo dei figli della famiglia Giusti, da più generazioni gestori di ottimi ristoranti. Il Simposiarca Francesco Corsico (foto 1) e il cuoco Rocco De Mario, coadiuvato dal figlio di Luigi, Fabrizio Giusti, hanno scelto un menù di pesce particolarmente apprezzato sia nella qualità sia nella presentazione. Alla Delegazione è stata riservata la veranda del ristorante e la grande tavola rettangolare che ha visto i commensali tutti insieme ha favorito la partecipazione e la convivialità (foto 2). Dopo le bollicine di benvenuto, accompagnate da polenta al ragù di polpo e bignoline con gamberi, polpo fritto su pesto di zucchine e tartare di tonno con granita al limone, si sono susseguiti: agnolotti al nero di seppia ripieni di baccalà mantecato con datterino e stracciatella, coda di rospo con porri, olive taggiasche, datterini e capperi, gambero al lardo di Colonnata e verdure in agrodolce (foto 3 i piatti). La cena si è conclusa con il bis di dolci di Nadia, accompagnati da vino dolce. Tutto il menù ha ottenuto una valutazione molto alta. Al termine della serata il Delegato Sandro Fusari, insieme al Simposiarca, ha voluto ringraziare Luigi Giusti, i cuochi e tutta la brigata con parole di apprezzamento per il menù e il servizio, donando alcuni volumi dell’Accademia (foto 4).

La Delegazione del Monferrato si è riunita per una conviviale nel paese di Cella Monte presso la cantina La Casaccia. Nella bella corte dell’azienda agricola, il Simposiarca Franco Bazzi accompagnato dal proprietario Giovanni Rava, ha raccontato la storia del paese che oltre ad essere uno dei borghi più belli d’Italia vanta un’antichissima storia di produzione vitivinicola. Dopo una visita alla grande cantina scavata nella marna tufacea e all’infernot, la serata è proseguita in una sala dell’agriturismo dove, accanto ad una stufa a legna ben attiva, si è dato corso alla degustazione di alcuni vini di produzione sapientemente accostati a piatti della tradizione monferrina, tra cui salumi artigianali da carne di suini allevati nel bosco già impiegati in un progetto di contrasto alla piaga della flavescenza dorata e agnolotti al sugo d’arrosto a pasta particolarmente chiara e sottile molto apprezzati dagli Accademici.

La Delegazione di Varsavia ha vissuto un'esperienza culinaria straordinaria presso il ristorante Quattro Piatti. Con lo chef Enzo Saccomani ai fornelli e alla presenza di S.E. l’Ambasciatore Luca Fraschetti Pardo, è stato degustato un menu eccezionale: dalla battuta di fassona al coltello al cappello del prete brasato, ogni piatto era un'opera d'arte. I dessert, come la panna cotta allo zafferano e il sorbetto mirtillo e rosmarino, hanno concluso magnificamente la serata. L'ospitalità e l'attenzione ai dettagli dello staff hanno reso l'atmosfera fuori dall’ordinario.

La Delegazione si è riunita presso il ristorante Teatro dei Medici a Scarperia e San Piero (FI), dove è stato festeggiato l’ingresso di cinque nuovi Accademici: Libuse Babakova, Francesca Guerra, Maria Chiara Vitartali (foto 1), Orazio Guerra e Pasquale Petrone (foto 2), che hanno ricevuto il distintivo personalmente dal Segretario Generale Roberto Ariani, gradito ospite della serata. Il tema della Conviviale “Profumi e sapori a Corte, nel Mugello dei Medici” è stato scelto dal Simposiarca Luca Capecchi (in foto 3, da sinistra Violetta Horove, il Segretario Generale Ariani, la Delegata Sforzini, lo chef Paolo, il Simposiarca e il personale di sala) con l’intento di riproporre un banchetto rinascimentale e un menu ispirato alla mensa dei Medici che, originari del Mugello, rappresentano una grande pagina di storia del territorio (foto 4 i piatti). Una serata significativa, che ha catturato i numerosi presenti anche per l’ambientazione e per l’atmosfera che si è creata, durante la quale il cuoco Paolo Horove e la moglie Violetta sono stati particolarmente apprezzati.

Una conviviale all’insegna dell’arte e del buon cibo quella che si è svolta al ristorante Picasso, intitolato al grande pittore di cui quest’anno ricorre il cinquantesimo dalla morte. Analizzando la carriera artistica del maestro e mostrando immagini delle opere più significative che ne hanno segnato le tappe, la Delegata ha proposto una riflessione su come il percorso di un artista sia del tutto simile a quello di uno chef, entrambi con l’esigenza di dimostrare di conoscere la tradizione, entrambi con l’urgenza di distaccarsene per uscire dal ruolo di mero esecutore e rivendicare la propria identità di “creatore”. Si fa palese l’analogia con il percorso gastronomico di uno chef che deve sì affondare le radici della sua conoscenza nella cucina tradizionale, ma che una volta giunto ad esserne perfetto esecutore ne deve rivisitare i piatti, innovarli, e trasformarli in originali creazioni che anche lui, come un artista, avrà il diritto di firmare. Al “Picasso”, nei piatti che chef Donatella Mastrogiacomo ha proposto, si è potuto riconoscere questo cammino: le sue creazioni, dal cromatismo degno del grande maestro e applaudite come piccoli capolavori hanno reso il convivio un’esperienza indimenticabile.