Paolo Petroni, Presidente dell'Accademia Italiana della Cucina
La XVI Assemblea Ordinaria dei Delegati tenutasi a Firenze il 30 maggio 2015 lo ha eletto Presidente dell’Accademia italiana della Cucina riconfermandolo a Verona nel 2018. Il 22 maggio 2021, i Delegati in Italia e all’estero si sono riuniti in modalità telematica e, con altissimo consenso, lo hanno rieletto a Presidente per il triennio 2021-2024.
Il 22 maggio 2024 l’Assemblea dei Delegati, con l’86% di preferenze, ha confermato Paolo Petroni Presidente per il triennio 2024-2027.
Nato a Firenze il 25 agosto 1942, è laureato in Economia e Commercio e oltre alla sua attività di esperto di marketing, si è dedicato alla ricerca e alla riscoperta della cucina, in particolare quella regionale toscana. Ha pubblicato diversi libri, tra cui Il libro della vera cucina fiorentina; Il grande libro della vera cucina toscana; Il grande libro dei primi piatti; Spaghetti amore mio. In Accademia dal 1975 e nel Consiglio di Presidenza dal 1994, nel 2008 è stato nominato Presidente del Centro Studi "Franco Marenghi" e nel 2009 Segretario Generale. È Delegato onorario di Firenze.
Ai ruoli istituzionali si affiancano e combinano tre grandi passioni accademiche: il monitoraggio dei ristoranti, l'attività editoriale, la difesa della cucina italiana all'estero.
Ha ideato la Guida alle buone Tavole della tradizione ed è supervisore della Guida ai Ristoranti on line (sito e app) sempre in continuo aggiornamento.
Direttore editoriale della collana Biblioteca di Cultura gastronomica e della rivista Civiltà della Tavola che sotto la sua dirigenza ha subito un importante rinnovamento nella grafica e nei contenuti. Ha coordinato e supervisionato la stesura dei ricettari nazionali La Cucina del Bel Paese e La tradizione a tavola - 3000 ricette dei paesi d'Italia.
Nel 2021 ha ideato, supervisionato e diretto la pubblicazione del volume “Storia della cucina italiana a fumetti – Dalle tagliatelle etrusche al tiramisù”. Un libro in grande formato in cui si racconta l'affascinante storia della cucina italiana, dagli Etruschi ai giorni nostri con una sezione illustrata dedicata ai piatti della tradizione. Dopo il successo avuto in Italia, il libro è stato tradotto in inglese. Grazie ad un importante accordo firmato tra l’Accademia e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il volume è disponibile in formato e-book in 8 lingue: inglese, francese, spagnolo, portoghese, tedesco, arabo, cinese e giapponese.
Il prestigio anche oltreconfine. Intensi i rapporti con le sedi diplomatiche e le istituzioni italiane all'estero, per un'unica missione: la difesa della cucina italiana all'estero attraverso il coinvolgimento delle Delegazioni e Legazioni, presenze costanti alle edizioni della "Settimana della Cucina Italiana nel mondo" promossa dal MAECI e di cui l'Accademia è partner istituzionale.
È Membro del comitato scientifico per la candidatura della cucina italiana a patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, Accademico dei Georgofili e, nel quadro internazionale, è Vice Presidente dell’Académie Internationale de la Gastronomie.