Al Turcotto
Delegazione:
ROMA EUR
Comune:
ANZIO
Provincia:
Roma
Indirizzo:
Riviera Vittorio Mallozzi, 44
CAP:
00042
Telefono:
06 9846340
Email:
Sito web:
Genere del locale:
Ristorante - Pizzeria
Giorno di chiusura:
lunedì; martedì e giovedì chiuso a pranzo
Ferie:
mai
Gestione (Nome/ragione sociale):
Enrico Garzia
In cucina:
Enrico Garzia
Costo:
€€€ - da 46 a 65 euro
Coperti:
150
Coperti in più all’aperto:
100
Parcheggio:
Comodo
Notizie di particolare interesse:
E' il ristorante più antico della cittadina e del litorale che la circonda, aperto nel 1816 e che, in oltre due secoli di attività, non ha mai cambiato gestione, sempre tramandata da padre in figlio, sino ad arrivare, oggi, all'ottava generazione. Il locale, specializzato nella cucina di mare (con pescato tutto locale e freschissimo), è situato nell’angolo più bello di Anzio, con il suo belvedere a picco sul mare, tra i resti del vecchio porto romano e la residenza estiva dell’imperatore Nerone. A questo panorama mozzafiato si è aggiunta da qualche anno, nei giardini sottostanti, la statua di Nerone il quale ha avuto i natali proprio ad Anzio.
Piatti tipici:
Assaggini di antipasto alla turcotto
Ricci con gamberi e arancia
Cannelloni alla turcotto
Gnocchetti di patate coccio e pecorino
Pesce fresco: il miglior pescato locale, crostacei e molluschi, cucinati secondo le preferenze del cliente
Frolla al cacao con ricotta fondente e pistacchi
Ricci con gamberi e arancia
Cannelloni alla turcotto
Gnocchetti di patate coccio e pecorino
Pesce fresco: il miglior pescato locale, crostacei e molluschi, cucinati secondo le preferenze del cliente
Frolla al cacao con ricotta fondente e pistacchi
Piatto da non perdere:
Minestra di pesce in brodo di sgavaglione (antica ricetta portodanzese)
Nome della ricetta:
MINESTRA DI PESCE IN BRODO DI SGAVAGLIONE secondo l'antica ricetta della “Minestra dei pescatori portodanzesi” che nel 2019 ha ottenuto la Denominazione Comunale di Origine (De.C.O.)
Ingredienti:
Olio, aglio e alici salate; un po' di concentrato di pomodoro; pomodorini tipo Ciliegino (chiamati in dialetto “seccativa”); acqua (ca. 1 litro per ogni etto di pesce); caviglioni (chiamati in dialetto “sgavaglioni”); prezzemolo; sale; spaghetti; ingredienti opzionali: vino (Cacchione), limone, pecorino e peperoncino. (La ricetta depositata presso il Comune di Anzio non riporta le dosi)
Procedimento:
Mettere olio, aglio e alici salate in una pentola, rosolare l'aglio e far sfaldare le alici. Aggiungere poco concentrato di pomodoro, quindi unire i pesci e far rosolare il tutto per poi amalgamarlo per bene a fuoco basso. Aggiungere i pomodorini, lasciar cuocere in modo da far iniziare a sfaldare i pesci, quindi aggiungere il prezzemolo. Allorché i pesci saranno ben cotti, aggiungere l'acqua e alzare la fiamma per far bollire il tutto fino a farlo sfaldare completamente. Il brodo così ottenuto dovrà continuare a bollire a fuoco alto per diverso tempo (tale tempo varierà a seconda delle quantità di pesce e di acqua utilizzate). Aggiustare di sale e di peperoncino. Far ritirare il brodo fino a circa la metà del volume iniziale per poi filtrarlo con un colino. Estratta l'essenza del pesce, far cuocere nel brodo gli spaghetti spezzati, curando che la loro cottura resti al dente. A piacimento, potranno essere aggiunti: altro peperoncino, pecorino, vino bianco e unaspruzzata di limone, così come usavano fare i vecchi pescatori.
Valutazione: