La cena ecumenica di Tel Aviv si è svolta presso il ristorante Ernesto 90, con la cucina dello chef italiano Emanuele di Porto. L’evento è stato organizzato con un menù ispirato al tema di quest’anno, "gli arrosti, gli umidi e i bolliti". Durante la serata sono stati distribuiti libri accademici sull’argomento e uno di essi è stato donato al proprietario, Ernesto Marcheria, che da oltre vent’anni promuove il vero cibo italiano romano a Tel Aviv. L’Accademica Nessia Laniado ha condiviso aneddoti riguardanti arrosti, umidi e bolliti nella tradizione culinaria italiana. La scelta del ristorante Ernesto 90 per la cena ecumenica è stata motivata dalla sua reputazione come locale rappresentativo, in grado di offrire un autentico menù italiano di carni. Lo chef ha proposto come antipasto lingua salmistrata in salsa verde; per primi, tortellini in brodo e pappardelle al ragù con funghi porcini; per secondi, manzo, pollo e lingua bolliti, stracotto come umido e arrosto di manzo; infine, a conclusione della cena, crème caramel, il tutto accompagnato da Montepulciano d’Abruzzo. La serata si è rivelata molto riuscita, con la partecipazione di numerose personalità della vita pubblica di Tel Aviv e con la presenza di quasi tutta la Delegazione.



